“In quattrocento, tra tibetani, laici e monaci e monache occidentali, si sono radunati fuori del Modigliani Forum dove erano in corso alcuni lezioni del Dalai Lama per chiedere a gran voce di «smettere di mentire» e «dare libertà di religione». La protesta, nel giorno in cui il Dalai Lama ha ricevuto dal neosindaco livornese Nogarin le chiavi della città, è portata avanti dalla Comunità Internazionale Shugden che è un organizzazione di Buddisti Shugden che accusa il Dalai Lama di persecuzione religiosa e violazione dei diritti umani. I manifestanti nel tempo hanno già organizzato manifestazioni di protesta in India. Il portavoce dell’ Isc Fabrizio Bernacchi dice «Il Dalai Lama ha vietato il culto di Darje Shugden, un Buddha molto amato da oltre 4 milioni di praticanti,causando al popolo tibetano immense sofferenze. Essendo lui la fonte di questo problema, stiamo protestando chiedendogli di cambiare». Dalla comunità fanno sapere che a maggio a seguito di tale divieto, un monastero indiano Shugden è stato forzatamente occupato. La discriminazione ha raggiunto anche l’Italia e l’evento di oggi, infatti molti Buddisti Shugden sono pubblicamente esclusi dall’evento che è in programma tra oggi e domani a Livorno. Nel mese di maggio l’amministrazione centrale tibetana ha pubblicato una lista con foto e indirizzi di 34 manifestanti tibetani, questo atteggiamento è visto in maniera provocatoria e di persecuzione da parte della ISC.”
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